Hai notato che tuo figlio è spesso inquieto o preoccupato? L’ansia è una reazione naturale a situazioni stressanti, ma se diventa eccessiva può compromettere il benessere dei bambini.
I disturbi d’ansia sono tra i problemi psicologici più comuni durante l’infanzia e l’adolescenza. Possono influenzare negativamente il rendimento scolastico, le relazioni sociali e la salute fisica dei più piccoli.
È cruciale riconoscere i segnali di un’ansia patologica e intervenire tempestivamente per aiutare i bambini a gestirla.
In questo articolo esploreremo le principali forme di disturbo d’ansia nei bambini, le loro manifestazioni e le strategie più efficaci per affrontarle.
Disturbi d’ansia nei bambini: come affrontarli?
Il cammino verso la maturità è un percorso ricco di sfide e opportunità.
Nel crescere, i bambini imparano a camminare, parlare, leggere e scrivere, affrontando contemporaneamente emozioni, trasformazioni fisiche e interazioni sociali.
Durante questo percorso possono sorgere difficoltà invisibili influenzate da fattori interni come la personalità o da elementi esterni come l’ambiente familiare, scolastico e sociale.
Tra le molteplici difficoltà nascoste che possono emergere troviamo:
- la paura del fallimento: i bambini timorosi di sbagliare possono essere riluttanti a sperimentare o fidarsi di sé stessi;
- il timore del giudizio altrui: può portare a comportamenti come l’esitazione nel mostrare la propria personalità, farsi notare e parlare per esprimere un parere;
- l’apprensione verso i cambiamenti: alcuni bambini trovano difficoltà ad adattarsi a nuovi contesti o persone.
Queste barriere possono influenzare profondamente lo sviluppo infantile, generando sensazioni di inadeguatezza e ostacolando il raggiungimento dei traguardi, grandi o piccoli che siano (ansia e adolescenza, come gestirla?).
Quali sono i segnali dell’ansia nei bambini?
I meccanismi di difesa variano a seconda dell’età e della personalità del bambino, influenzando in maniera diversa il manifestarsi dell’ansia.
Nei più piccoli, ad esempio, si possono notare comportamenti regressivi come il ritorno all’uso del ciuccio, l’incapacità di dormire da soli, enuresi notturna o un attaccamento eccessivo ai genitori.
Nei bambini più grandi, invece, potrebbero emergere preoccupazioni eccessive per il rendimento scolastico, isolamento sociale o resistenza a partecipare a attività di gruppo.
In alcuni casi si osservano comportamenti ossessivi o compulsivi come rituali prima di dormire o durante i pasti, o rigidità nelle routine.
È importante per genitori ed educatori riconoscere questi segnali e comprendere che dietro comportamenti apparentemente sfidanti o asociali può celarsi un profondo disagio emotivo.
Offrire un ambiente di supporto, ascolto attento e, se necessario, la consulenza di un professionista della salute mentale, sono passi cruciali per aiutare i bambini a gestire l’ansia in modo sano e costruttivo.
L’importanza dell’ascolto attivo
Una componente fondamentale nel supporto ai bambini è l’ascolto attivo.
È essenziale creare uno spazio in cui i bambini si sentano liberi di esprimere i loro pensieri e sentimenti senza giudizio, evitando di minimizzare o ignorare le preoccupazioni, anche se possono sembrare irrazionali agli occhi degli adulti.
È importante riconoscere e accettare i loro sentimenti, fornendo rassicurazione e comprensione e utilizzando strategie di coping adatte all’età.
Tecniche adatte e divertenti per i bambini possono includere diverse attività, tra cui:
L’implementazione di queste tecniche nella quotidianità può aiutare i bambini a sviluppare una maggiore resilienza emotiva, gestire l’ansia e lo stress, migliorando attenzione e concentrazione.
Creare un ambiente di supporto per i bambini
L’ambiente in cui cresce un bambino è fondamentale per il suo benessere emotivo. Un ambiente domestico, scolastico e sociale che trasmetta sicurezza e stabilità può fare una grande differenza.
Un ambiente in cui è presente una comunicazione aperta e costante con insegnanti e caregiver, capace di rispondere tempestivamente ed efficacemente alle esigenze del bambino.
Discutere regolarmente il progresso e il comportamento del bambino a scuola, a casa o nelle attività sportive e ludiche permette agli adulti di intervenire prontamente, fornendo un supporto adeguato ed efficace.
In conclusione
In questo articolo abbiamo esplorato le sfide che i bambini possono affrontare a causa dell’ansia e le strategie per aiutarli a gestirla. L’ansia nei bambini non è un ostacolo insormontabile, ma una sfida che richiede un approccio sensibile.
Riconoscere i segnali di ansia, sia nei più piccoli che nei più grandi, è il primo passo fondamentale. Comprendere le cause e le manifestazioni dell’ansia permette di intervenire in modo mirato ed efficace.
Essenziale è la collaborazione tra genitori, educatori e professionisti della salute mentale per assicurare al bambino un adeguato supporto.
Se volessi approfondire l’argomento o sentissi il bisogno di aiuto e supporto puoi contattare il Centro Apis.
Il lavoro di équipe del nostro centro ti permette di contare su professionisti differenti, come logopedisti, psicologi, neuropsichiatri, terapisti della neuro psicomotricità, terapisti occupazionali e altre figure specialistiche che pianificheranno un percorso su misura per tuo figlio; non esiste infatti un abito che vesta uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo.
Contattaci per un primo colloquio gratuito e senza impegno!
Ti aspettiamo a Monterotondo (RM) in Via San Martino, 21.
Telefono 0687602258
E-mail info@centroapis.it
Il Team del Centro APIS