Spesso sentiamo parlare di autostima, molto spesso, come genitori, vorremmo sapere cosa fare (e soprattutto come) per aumentare questa caratteristiche nelle nostre e nei nostri bambini (e perché no anche in noi stessi ?).
Proviamo allora a ragionare su Cosa e Come fare.
Ma partiamo dall’inizio, anzi dalla “A”utostima.
L’autostima è un valore che si costruisce dai primi anni di vita, una sorta di “Work in Progress” che accompagna la crescita dei bambini e delle bambine.
E’ un costrutto non presente in maniera automatica e statica ma che si definisce ( incrementando o diminuendo) in base ai feedback e ai rimandi che ci arrivano dall’esterno.
In altre parole l’idea che nostro figlio o nostra figlia ha di se stesso/a deriva dalle informazioni che gli/le arrivano dall’esterno.
Quindi i rimandi, familiari prima e scolastici in secondo battuta, servono al bambino a costruire la giusta considerazione di sé.
La bassa autostima è tipica sopratutto dei bambini e delle bambine che hanno avute esperienze che li hanno mesi nella condizione di non sentirsi sufficientemente degni di amore e considerazione, questo status si manifesta con: atteggiamenti di chiusura, tono di voce tendenzialmente basso, scarsissima voglia di mettersi in gioco e paura di sbagliare che paralizza le azioni.
A queste caratteristiche si aggiungono disturbi di natura psicosomatica quali cefalee e disturbi gastrointestinali.
Purtroppo il considerarsi non all’altezza induce (ed incastra) il bambino in un circolo vizioso che lo ingabbia nell’impotenza appresa, portandolo a considerarsi incapace di fare le cose che lo attendono, determinando una profezia che si auto avvera che lo calerà sempre di più nella sensazione di impotenza e incapacità (e di evitamento delle situazioni, aggravando sempre di più il circolo vizioso) e quindi peggiorando la considerazione di sé.
Ma cosa fare per aiutare i nostri figli e le nostre figli ad avere una buona considerazione di sé e quindi aumentare la propria autostima?
1) Definire obiettivi raggiungibili, magari spacchettandoli in tanti piccoli passi che portino al risultato in maniera graduale, piuttosto che tutto di un colpo.
2) Costruire una sorta di pinacoteca dei bei ricordi, legati magari a successi scolastici, sportivi e/o relazionali.
3) Rassicurarlo riponendo in lui o lei la nostra piena fiducia, convinti delle nostre affermazioni e del nostro feedback “ce la farai!“.
4) Rimandare che una caduta non vuol dire ricominciare da zero, ma riprendere la strada verso il traguardo dal punto in cui si è caduti, trasmettendo l’idea che le cadute, come i successi, sono parte della vita.
5) Rafforzarlo in maniera positiva anche nelle piccole cose.
6) Far coltivare talenti e passioni, a prescindere dall’aspetto meramente scolastico e didattico.
Comincia con questi piccoli passi e raccoglierai dei risultati, se poi pensi che il nostro Centro possa esserti di aiuto, non esitare a contattarci per un primo colloquio gratuito e senza impegno.
Il lavoro di équipe del nostro centro ti permette di contare su professionisti differenti, come logopedisti, psicologi, neuropsichiatri e altre figure specialistiche che ritaglieranno un percorso su misura per tuo figlio in base alla difficoltà che presenta; non esiste infatti un abito che vesta uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo.
Ti aspettiamo a Monterotondo (RM) in Via San Martino, 21.
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dott. Federico Piccirilli
Psicologo, Psicoterapeuta
Direttore del Centro APIS – Servizi di Riabilitazione dell’età Evolutiva Monterotondo