Le regole stanno ai bambini come i binari stanno ad un treno, offrono il contenimento necessario a poter evolvere nel migliore dei modi.
La regola, la consuetudine, il crescere in famiglie con un buon sistema di regole offre ai bambini la possibilità di crescere in maniera più serena e tranquilla.
Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani, nel loro libro “Nostro figlio” (Mondadori), hanno realizzato un manuale che racconta ai genitori come rapportarsi con i figli attraverso i due principi fondamentali dell’educazione emotiva:
- l’accoglienza: cioè la capacità dei genitori di sintonizzarsi e immedesimarsi nelle emozioni dei bambini;
- il contenimento: cioè le regole.
Dare regole mette i genitori nella posizione di esercitare la Funzione Normativa, una funzione genitoriale che si traduce nella competenza e capacità dell’adulto genitore di dare ai propri figli delle regole e dei limiti da rispettare.
Si tratta di un’importante funzione educativa che fa del genitore un adulto di riferimento, un modello, evitando di farlo scambiare dal bambino da “amico” da un lato o da “tiranno” dall’altro.
Se come genitore desideri che le tue regole siano recepite e possano aiutarti nella relazione con i tuoi figli devi sempre considerare 3 caratteristiche di base necessarie all’efficacia ed efficenza:
- fattibilità;
- chiarezza e concretezza, cioè facilmente comprensibile al bambino;
- formulazione in positivo.
Parlando di fattibilità la regola va sempre calzata all’età del bambino.
Questo significa che ha poco senso ad esempio chiedere ad un bambino di pochi anni di stare seduto tutto il tempo della cena al ristorante, proprio perché le caratteristiche della sua età lo spingono a esplorare e muoversi, quindi difficilmente potrebbe rispettare la regola dello stare seduto per tutto il tempo del pasto, trovare il giusto tempo correlato all’età da vita ad una regola fattibile.
Quando diciamo comprensibile bisogna entrare nello specifico, non utilizzare un linguaggio astratto, la famosa frase “mi raccomando” può voler dire tutto per un adulto ma assolutamente nulla per un bambino.
Formulare regole chiare, concrete e comprensibili consente ai bambini di comprenderle e rispettarle.
Altra caratteristica da tenere presente è formulare le regole in positivo, arginando i “NO” e i “NON”.
Avete mai provato a dire ad un bambino NON correre?Oppure NON saltare sul letto?
Ricordate il risultato ottenuto? Immagino di si 😉
La negazione è di difficile comprensione per il nostro cervello, quindi orientare le regole in positivo aiuta i bambini a recepirle.
Se vuoi approfondire la nostra conoscenza o comprendere insieme quali strategie per migliorare la relazione con i figli, chiamaci.
Ricordati che il lavoro di équipe del nostro centro ti permette di contare su professionisti differenti, come logopedisti, psicologi, neuropsichiatri e altre figure specialistiche che ritaglieranno un percorso su misura per tuo figlio; non esiste infatti un abito che vesta uguale per tutti, ma bisogna personalizzarlo.
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Psicologo, Psicoterapeuta
Direttore del Centro APIS – Servizi di Riabilitazione dell’età Evolutiva Monterotondo